In questo post trovate tutte le informazioni base per cominciare a muoversi nel progetto La Prima Scuola. LA PRIMA SCUOLA è un progetto curato dall’associazione culturale ZaLab ed è sostenuto da Jolefilm, MASI Agricola e Parthénos. L’ideatore del progetto è Andrea Segre che ha sentito l’esigenza di agire mentre realizzava il suo ultimo film, La prima neve (ascolta e leggi qui l’intervista in cui spiega le sue ragioni).
L’istruzione pubblica è stata presa d’assalto da riforme lacunose e tagli scriteriati. La scuola primaria, considerata fino a pochi anni fa il fiore all’occhiello dell’offerta scolastica italiana, rischia di cadere in uno stato di precarietà e decadenza che grida vendetta.
I problemi materiali sono importanti, ma non bisogna dimenticare che i nostri figli stanno perdendo anche stimoli e opportunità formative. È doveroso continuare a immaginare un’istruzione migliore e lo si può cominciare a fare, già da quest’anno, sostenendo il progetto LA PRIMA SCUOLA.
La prima scuola, infatti, è un progetto pensato per la scuola elementare pubblica.
I suoi obiettivi sono due:
- finanziare progetti artistici e pedagogici nelle scuole elementari di periferia attraverso una raccolta fondi;
- stimolare una discussione pubblica sulla decadenza dell’istruzione pubblica.
Trovi informazioni più approfondite nella pagina Cos’é “la prima scuola”.
Per sostenere il progetto si può agire in diversi modi:
- effettuare una donazione che poi finanzierà i progetti pedagogici di cui sopra;
- inviarci una segnalazione di denuncia o di bell’esempio dal tuo quartiere o dalla tua scuola;
- organizzare un dibattito o una proiezione col nostro supporto.
Per donare trovi tutte le informazioni nella pagina Dona qui, per inviarci segnalazioni o organizzare eventi scrivici a laprimascuola@zalab.org. I progetti artistici verranno selezionati da una commissione composta da persone di grande esperienza nel campo della pedagogia e dell’arte. Ascolta e leggi l’intervista a Marco Paolini, il primo a unirsi in questa avventura.
Non è di altri soldi che la scuola ha bisogno, dato che mio figlio in V elementare l’anno scorso, aveva 7 insegnanti… Non ditemi che poi non ci sono soldi per la carta igenica… SERVE MERITOCRAZIA. IO sono stato studente alle primarie tra il 73 e il 1980, di sodi ne giravano parecchi, o no? Ma gli insegnati pubblici erano una casta e se ne fottevano dei studenti.
Caro Davide, noi vorremmo stimolare il dibattito sull’istruzione pubblica, che ha molte cose da migliorare, e facendo ciò vorremmo convogliare risorse verso tutti quegli attori che hanno la fantasia di organizzare laboratori di apprendimento alternativi e altri PER i bambini. Il progetto parte da e per i bambini e si vuole muovere con loro. Questo è il senso cdel progetto. In molte aree urbane o montane le risorse sono diminuite drasticamente, in molte scuole sono le famiglie a compensare ciò che lo stato non fornisce più. Certo la meritocrazia è importante, la commissione è stata scelta apposta per garantire un’accorta scelta delle realtà che si proporranno.
Non puoi fare di tutte le erbe un fascio. E’ vero, se un insegnante non vale è difficilissimo rimuoverlo. Ma non si può negare che c’è un gran numero di persone valide, che amano il loro lavoro e che sono costrette a fare i salti mortali per garantire un adeguato livello di istruzione ai loro alunni. I 7 insegnanti altro non sono che il pessimo risultato di pessime “riforme”.
Grazie Silvia, concordiamo pienamente con Lei.